Museo del Design del Friuli Venezia Giulia – Associazione di Promozione Sociale
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Il 1999 segna l’arrivo in Moroso di Patricia Urquiola. Il suo primo prodotto, Step, non ha un grande successo ma, l’anno dopo nasce Lowland che, al contrario, sarà un grande successo. Fa la sua piccola rivoluzione perchè non ha cuscini di schiena, non ha cuscini di seduta, non ha braccioli. Lowland e la collezione Victoria and Albert di Ron Arad fanno il 50% del fatturato. Dal punto di vista della tecnica alcuni prodotti sono realizzati in maniera tradizionale: legno, multistrato, poliuretano espanso a densità differenziata schiumato in stampo. Qualunque cosa che non è dritta è stampata a freddo con polimeri espansi o a iniezione.
In alto a sinistra Lowland (2000) e Step (1999), designer Patricia Urquiola.
A destra il logotipo ideato da Ferruccio Montanari: Moroso alla potenza. Ormai non occore più il nome per esteso, ma basta un cuore stilizzato per evocare l’identità dell’azienda.
Nel 2002 nascono Fjord, rivisitazione delle forme di Arne Jacobsen, e Malmo. Le foto alla Biennale, nel padiglione scandinavo, sono la perfetta cornice al progetto.
A destra la poltrona Fjord e in basso Malmo esposto al Padiglione Scandinavo.
In basso una seduta d’attesa Fjord (2002), design Patricia Urquiola.
Sono del 2004 il divano Phoenix e le poltrone Bloomy. L’aspetto massiccio del primo si sposa con la grazia opulenta della seconde, ispirate a Palm Springs e ai ori di cactus. Tattilità e alto artigianato femminile caratterizzano i divani Lukum e Smock del 2005, dove Patricia Urquiola riprende un ricamo dalla tradizione femminile.
A sinistra la poltrona Smock, a destra Bloom, Patricia Urquiola.