Museo del Design del Friuli Venezia Giulia – Associazione di Promozione Sociale
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L’innovazione è design e sperimentazione tecnologica. Ambedue sono fattori altamente competitivi che proteggono l’originalità e conferiscono qualità al prodotto. Off scale è stata un’operazione concettuale prima che progettuale: una collezione libera, senza brief, af data a cinquanta designer chiamati a progettare, con il proprio segno, un piccolo oggetto. Obiettivo: creare una famiglia e un microcosmo ma anche sperimentare tutte materiali plastici e nuove tecnologie applicabili a piccoli oggetti. Da questo momento la collezione Moroso si arricchisce di tante cose speciali a corollario dei tradizionali imbottiti.
A destra la copertina del catalogo Off Scale, in basso l’allestimento della mostra.
Tra il 2004 e il 2005 entrano in produzione i piccoli oggetti messi in cantiere dopo la mostra Off scale. Tra questi Oblio di Von Robinson, Yo yo di Jacob Wagner, Serpentine di Tom Dixon, Pause di Aziz Sariyer: non sono imbottiti, ma complementi d’arredo che contribuiscono in maniera determinante a creare l’atmosfera Moroso.
A sinistra Serpentine, Tom Dixon, in bassoYo-Yo di Jacob Wagner.
Dal 1°ottobre 2003 la Moroso è partner del Palais de Tokyo, luogo simbolo dell’arte contemporanea parigina, dove l’azienda ambienta annualmente le novità. Disegnato da Artemio Croatto, il catalogo testimonia l’affinità che lega Moroso al mondo dell’arte contemporanea, in particolare a quello dei progetti site specific.
A sinistra la copertina del catalogo Palais deTokyo, 2003 in basso la poltrona Take a line for a walk.
A sinistra Oblio di Van Robinson, in basso Osorom, designer Konstantin Grcic.
Osorom, di Konstantin Grcic, era un oggetto ritenuto improducibile. Oggi è in catalogo, realizzato per stampaggio ad iniezione di un particolare polimero, che offre al contempo la resistenza e l’elasticità necessaria alla costruzione di un corpo cavo.