La mensa ha impegnato non solo l’intero staff della Stefano Boeri Architetti, ma l’intera Filiera del Legno FVG in un progetto innovativo, realizzato in soli 30 giorni per contribuire a superare la drammatica emergenza.

AMATE AMATRICE

design

Stefano Boeri Architetti, Italia, 2016

design team:

La mensa: Stefano Boeri, Corrado Longa, Marco Giorgio, Julia Gocalek, Daniele Barillari 

Progettazione strutturale: Mirko Degano e Loris Borean.

 

‘Radura’: Stefano Boeri Architetti (Stefano Boeri, Michele Brunello)

 

Direzione Scientifica: Stefano Boeri  

A cura di: Azzurra Muzzonigro - Design: Marco Giorgio, Daniele Barillari, Francesca da Pozzo

 

produttore:  Innova FVG, Filiera del legno FVG (Ditte appaltanti: DomusGaia, Legnolandia), Italia

La mensa: un progetto dedicato ai bambini di Amatrice, il Comune colpito dal terremoto. La mensa scolastica distribuirà  pasti per 150 bambini. Progettata da Stefano Boeri Architects è stata concepita per essere polifunzionale e dunque nel tempo potrà essere utilizzata per divenire un luogo d’incontro in cui organizzare attività inclusive, dal cinema a eventi di ogni genere. L'edificio è il primo lotto di un cantiere che darà luce alla nuova zona dedicata alla ristorazione chiamata Amate Amatrice, concepita come simbolo della rinascita della città. Il refettorio è costruito con elementi modulari prefabbricati in legno forniti dalla Filiera del Legno FVG (Friuli Venezia Giulia).
Ricostruire puntando sul legno, allontanandosi dunque dai materiali tradizionali di questi luoghi, è una scelta controcorrente di Stefano Boeri: coraggiosa e innovativa senza mancare di coerenza e rispetto del contesto. “In queste zone bisogna cambiare filosofia nella costruzione delle case“, afferma Boeri, che sottolinea come il legno possa costituire un elemento cruciale nella ricostruzione: “Ha caratteristiche di elasticità e leggerezza, è adatto sia in caso di ristrutturazioni (per le solette dei pavimenti, o per i tetti ad esempio), sia per la costruzione di nuovi edifici. Ed è anche veloce da montare, specialmente nel caso di prefabbricati.” 

La piazza e l’installazione "Radura": oltre alla mensa scolastica il progetto prevede otto ristoranti – che sono quelli che il terremoto ha raso al suolo – una pavimentazione esterna pedonale con sedute e illuminazione, una piazza centrale realizzata allo scopo di ospitare Radura, l’emozionante installazione completamente in legno, nata con lo scopo di ricreare i suggestivi suoni e odori del bosco grazie a pali di legno provenienti dalle foreste del Friuli. 
 

Radura crea uno spazio intimo e collettivo che può ospitare incontri, letture, eventi. L'installazione è un cerchio di 400 colonne di legno cilindrico, ciascuna con un diametro di 10 centimetri, che formano il perimetro. Le colonne sono ancorate al suolo da una piattaforma in legno circolare, alta 45 centimetri, con un diametro esterno di 10,5 metri e un diametro interno di 7; verso l’interno, la piattaforma funziona anche come seduta.