Museo del Design del Friuli Venezia Giulia – Associazione di Promozione Sociale
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Come? Clicca sulla foto del tuo progetto preferito, si aprirà una nuova finestra. E ora vota, basterà un semplice like!
Quando? Si può votare dalle ore 16.00 del 5 marzo 2022 alle 16.00 del 16 marzo 2022.
E non dimenticare di leggere la descrizione con cui ogni progettista racconta il proprio Mo(n)do Possibile.
LOOM-the-WOOD
VALENTINA LEVATO x TENDAGGISTI BARISON x GRATTONI1892
Letteralmente ‘tèssere il legno’ è un progetto che fornisce un’alternativa alla lavorazione di questo materiale. Tessere significa intrecciare delle unità che successivamente producono una trama. L’atto di tessere il legno permette di recuperare anche i più piccoli elementi di scarto nel suo processo di lavorazione, al fine di valorizzarli ridando loro nuova vita. Da un lato quindi un telaio - un modo possibile - di lavorare il legno, dall’altro un tavolo apparecchiato - un mondo possibile - in cui impiegare il prodotto finale. La trama del tessile ligneo si ispira al tessuto “Babelia”, dell’azienda milanese Dedar.
IL TEMPO È ADESSO.
ELENA ANGELI x SPAZIO QUERINI x FABER-ITALY
Nella clessidra l'intervallo impiegato dalla sabbia per passare dal vano superiore, pieno, all'inferiore, vuoto, costituisce la misura del tempo. I prodotti derivanti dai test qualità condotti sulla produzione di Faber Industrie diventano le componenti di un nuovo oggetto: una sezione perfetta di una bombola saldata artigianalmente ad un’altra mediante il bocchello ricrea la forma di una clessidra, e ci permette di visionarne la struttura ed il contenuto. Il design deve stimolare, farci pensare: quanto tempo ci rimane per creare dei mondi alternativi e possibili a quello di adesso? In che modo possiamo partecipare al cambiamento?
CONNESSIONI
ALICE GENOVA e STEFANO TONON x CICLI MARINO ROSSI x CROMOFRIULI
Sostenibilità è un termine di ampio respiro. Concorre al suo significato la capacità dei progettisti di vedere negli “scarti” una risorsa. Una composizione verticale costituita da cinghie metalliche, usate come protezione durante le cromature di grandi elementi, costituisce un fondale per la composizione principale, due cerchioni di bicicletta, frame di una lampada texturizzata con finitura a spatola a base di limatura sottile di ferro, raffiguranti luna e terra. Due cerchi, due pianeti, connessi da una catena. Come nel complesso dinamismo di una bici, hanno ragion d’esistere solo in relazione tra loro e funzionano grazie al reciproco movimento. Così, come l’identità esiste solo in relazione all’altro, tale rapporto non cessa d’essere fondamento anche di altri mondi – o meta mondi - possibili.
CARTONI/ri/ANIMATI
GLAUCO FANNA x STUDIO MODACAPELLI MAKE UP x SCATOLIFICIO UDINESE
Sin dalla sua ideazione il confluire di temi e materiali anima, o meglio, ri-anima questo progetto. E così, grazie all’utilizzo di materiali originariamente destinati ad altre funzioni, prende vita un robot come quelli dei cartoni giapponesi cari all’immaginario collettivo di grandi e piccini. Ecco, dunque, come Cartoni/ ri/animati, arricchito di uno nuovo valore semantico, diventa espressione di modi possibili per mondi che forse tanto impossibili non sono più.
ABBIAMO UNA SOLA TERRA
PAOLA MARPILLERO x LV DONNA x SCATOLIFICIO UDINESE
Il passaggio generazionale di due realtà familiari e un materiale le cui potenzialità vanno ben oltre il consueto utilizzo: la tridimensionalità del cartone è portavoce di un racconto che unisce un aspetto autobiografico elevandolo a universale. Il materiale, puro nella sua veste più riconoscibile e quindi completamente riciclabile, crea una scena composta da tre figure principali poste in una linea del tempo immaginaria: un uomo (la creazione, un padre, il passato, l'esperienza) passa la Terra al giovane (la fanciullezza, il figlio, il progresso, la curiosità) che pur svolazzando divertito su un pianeta non può fare a meno di rivolgersi verso la sua casa.
VETRINA ARCHITETTONICA
ELJESA GJONKU x HOTEL SUITE INN x LIVONI since 1985
Obiettivo: valorizzare, arricchire e rinnovare le facciate del centro storico di Udine con installazioni green ed ecosostenibili, senza invaderne l’identità storica e architettonica. A Suite Inn la prima realizzazione in legno Iroko e piante. Il progetto è composto da una serie di tavole fissate ai parapetti dei terrazzi che ospitano dei vasi con piantumazione rigogliosa. Fungono da divisori fonoassorbenti e frangivista, ma l’effetto a cascata delle piante preserva gli ambienti delle terrazze di pertinenza delle suite dell’albergo e ne valorizza l’ingresso.
SPIRAGLI
MARTA GIGANTE x SHAKESPEARE PAJAMAS x CORALLO
Un'installazione, un corpo illuminante, una forma che allude ad un modo di guardare oltre. Da sempre l'uomo ha un innato interesse nello scoprire che cosa c'è dietro ad una porta. Spesso sbirciando da quel piccolo spiraglio di luce che attraversa la serratura. Particolare tecnico nato per accogliere una chiave, per chiudere e rendere intimo uno spazio, diventa al contrario oggetto di tentazione, curiosità, apertura verso l'ignoto. Meraviglia di possibili nuovi mondi, da esplorare e conoscere. Per emozionarsi e sognare. A colori.
SPAZI IMMAGINARI
LISA MAYA GENTILINI x ANTONY E JAMAL x MARMI VRECH
La scoperta di nuovi mondi, il potere e la forza della materia, lo stupore e la meraviglia che la natura suscita nell’essere umano: questi gli aspetti emozionali che hanno ispirato il progetto. Poi l’impiego dello scarto del marmo, materia preziosa a cui trovare una funzione. Da queste riflessioni nasce l’idea di una vetrina composta di elementi marmorei che vanno a comporre un mosaico dinamico che scende dal soffitto come fosse una pianta extraterrestre.