1994
Mondo

Produzione Calligaris

Sedia in legno di faggio, gambe tornite e scocche in lamellare curvato

«Non basta che le sedie ci sorreggano comodamente, devono anche darci l’impressione di coprirci la schiena, come se in qualche misura dovessimo respingere il timore ancestrale di essere aggrediti da un predatore»*. Nelle vesti di designer/antropologo alle prese con un mercato carico d’ansie e malumori irrisolti Mauro Pasquinelli sembra replicare a questa frase di Alain de Botton con il progetto Mondo. Tridimensionalmente più minuta di quanto forse non appaia attraverso gli scatti fotografici, la sedia è un’accogliente oasi dove, al riparo dalle insidie del reale, ognuno di noi può meglio elaborare e prendersi cura del proprio universo intimo parallelo.
 

*Alain de Botton, Architettura e felicità, Guanda, Parma 2006, p. 246

Ben più che la mera funzione prensile sembra sprigionare dall’allusivo taglio nello schienale in cui non a caso – quale epifania dei più antichi riti di fondazione – il disco solare pare emergere (ovvero inabissarsi) sul filo dell’orizzonte delineato dal piano della seduta. Ma nel confronto speculare innescato fra i due supporti dedicati a sostenere il corpo, c’è anche un quid inusualmente salottiero il cui focus s’incentra nella compatta curvatura dello schienale dispiegata come quinta teatrale su un bilanciatissimo sgabello.
 

Mostra a cura di:

Umberto Rovelli, direttore del Museo del Design Toscano, MuDeTo


Fotografie courtesy di:

Calligaris


Catalogo/libro