Museo del Design del Friuli Venezia Giulia – Associazione di Promozione Sociale
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Negli anni sessanta la storia dei nanetti di Walt Disney, ormai celebri, si interseca con quella della Ledragomma e dell’azienda sorella, la Ledraplastic. Con la diffusione del PVC e la possibilità di una maggiore accuratezza nei particolari si aprono all’industria del giocattolo quelle prospettive che non erano consentite dalla gomma. I due marchi friulani lavorano le materie plastiche con il metodo innovativo dello stampaggio rotazionale, creando oggetti cavi in un'unica soluzione, senza la necessità di preparare due parti separate per poi unirle. Nei primissimi anni, la produzione riguarda oggetti in gomma raffiguranti vari soggetti, come animaletti , bamboline, articoli su ruote. Il prodotto finale risultava essere di qualità superiore alla media ed è questo che avrebbe spinto la Walt Disney Production nel 1962 a concedere alla Ledragomma la licenza per la produzione di alcuni dei suoi personaggi, tra cui Biancaneve i sette nani. Un’importante sfida per l’azienda che riesce a trasformare le svariate espressioni e i molteplici atteggiamenti di personaggi dall’animazione in oggetti tridimensionali ed espressivi. Dal 1980 Ledragomma e Ledraplastic sono due marchi separati ma continuano a produrre oggetti in materiale plastico.
Prodotti Ledraplastic degli anni ’50 e ‘60 (courtesy Ledragomma)
L'anatroccolo in alto a sinistra è uno dei primi prodotti in gomma (courtesy Ledragomma)