Un "eroe" per la Croce Rossa

Jaguar Land Rover, divisione SVO, UK, 2017

“Spendiamo un sacco di tempo per disegnare il ponte, ma non dedichiamo abbastanza tempo a riflettere sulle persone che lo attraversano.”

 

[Dr. Prabhjot Singh,

direttore del Systems Design presso l’Earth Institute]

Terremoti, alluvioni, uragani, valanghe, naufragi, incendi... la lista degli eventi disastrosi è lunga. E la  loro frequenza rischia di intensificarsi come conseguenza dei cambiamenti climatici e dell’ondata di migrazioni: due fenomeni che sono spesso strettamente connessi, come si sa.

Gli interventi di prevenzione e primo soccorso impiegano tecnologie sempre più sofisticate e ubique, disegnate anche pensando al medio-lungo periodo. Si cerca infatti di ridurre il numero delle vittime e i danni materiali, ma anche di facilitare la successiva ricostruzione (per esempio nel caso di un terremoto). Una caratteristica interessante dei prodotti di salvataggio più avanzati è la loro capacità di interfacciare sistemi informativi complessi: è per esempio il caso di robot, droni e altre diavolerie hi-tech. Qui il prodotto è parte di un sistema e l’output più prezioso (anche se non il solo) sono i dati raccolti, materia preziosa per gli interventi successivi.

Quando si tratta di salvare vite umane, tuttavia, soluzioni povere ma accessibili a tutti possono giocare un ruolo altrettanto rilevante rispetto alle tecnologie più sofisticate. Qui abbiamo citato un solo esempio, le bottiglie-salvagente di James Benson, ma una rapida ricerca in rete può farvi scoprire tutto un mondo di aggeggi low-cost per prevenire o affrontare piccoli e grandi disastri.

Inviterei i designer a esplorare la possibilità di collaborazioni online per aiutare questi inventori in erba a migliorare e replicare su più vasta scala qualche buona idea. 

in questa sezione

- Un "eroe" per la Croce Rossa

- Tip-Board, salvataggio di punta

- Salvagente motorizzato U-safe

- bottiglie salva-vita

- Habot-mini, estintore hi-tech

- Set da valanga