Montessori in 3D

Craftabile, Italia, 2015

"Progettare è un gioco, giocare un progetto."

 

[Bruno Munari, designer, scultore e autore italiano, 1907-1998]  

bambini, pedagogia, condivisione, 3D, Gioco a incastro, “Montessori in 3D”, Craftabile, Italia, 2015

“Ma i bambini, loro che colpa ne hanno?” Quante volte abbiamo sentito questa frase dopo l’ennesima storia di abuso, o reagendo all’insana ostentazione dei piccoli in qualche pubblicità? E poi la tragedia della Syria. Le foto di Aylan sulla spiaggia di Lesbo. E i TG che ci mostrano i ragazzini in fuga da soli in mezzo mondo, dal Sudan alla Libia, dalla Sicilia a Stoccolma...  Bambini traumatizzati, offesi. Forse per sempre. Da questo scenario violento, che ci ripugna, emerge ogni tanto un’immagine di gioco in mezzo alle macerie, o alle tende del campo di Zaatari in Giordania, o tra i piedi degli adulti in fila per l’identificazione, subito dopo lo sbarco in Sicilia.

È un gioco disperato, un atto di pura resistenza. Lo sanno bene i volontari e lo sanno bene anche certi designer e architetti, forse restati un po’ più bambini di altri... Allora eccoli progettare come trasformare gli scatoloni degli aiuti umanitari in giocattoli, come regalare un po’ di privacy e di sogno fiabesco, trasformando i letti a castello del centro di accoglienza in castelli fatati, o piccole giungle con tanto di leoni ed elefanti.

Architetti giramondo costruiscono campi-gioco in Libano coinvolgendo nella progettazione e nella costruzione i bambini, che di quegli spazi fruiranno. Questo fa la differenza: li fortifica, li motiva, dà loro senso di appartenenza. Ne avranno cura. E quel luogo li curerà, almeno un po’.

Questo avviene sempre, a tutte le latitudini. Altri esempi in questa sezione spostano lo sguardo, ma le finalità restano le stesse: in un ospedale del Nord Europa dove un giocattolo di legno racconta come non aver paura della sala operatoria... Oppure a Udine, in uno spazio di co-working dove si sfornano giocattoli Montessori in 3D. Il gioco crea relazioni, riduce le distanze, è progetto, è condivisione. Ma come il grande Munari, nessuno.

in questa sezione

- MONTESSORI IN 3D

- L’ospedale non fa paura

- TOY BOX, giocare coi pacchi

- ‘RIFÙGIATI’, COLORati MICRO-SPAzi

- parco giochi 'IBTASEM'