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Con settanta postazioni e circa altrettanti eventi l’edizione 2019 di Udine Design Week ha visto una inaspettata esplosione. Ha triplicato le adesioni, raddoppiato gli eventi e si è polverizzata in città raggiungendo anche la prima periferia. Questo ha imposto un notevole investimento di energia e competenza per coordinare l’insieme, creare un'immagine coordinata, promuoverla sui media.  Il risultato è stato il consolidamento del marchio – obiettivo che il MuDeFri si era prefissato per questa edizione – grazie anche agli striscioni stradali, ai totem, alla mappa cartacea ragionata, cui aggiungere la massiccia comunicazione social con la creazione di tutti gli eventi.

L’idea di fare un museo a cielo aperto, posizionando oggetti di design nelle vetrine dei negozi, ha colto le indicazioni del Ministero della Cultura di adoperarsi per diffondere la cultura del progetto  presso il pubblico. Uscire dai luoghi dove il design risiede tradizionalmente (scuole, negozi di design, studi professionali, aziende) significa creare conoscenza, consenso, supporto alle aziende manifatturiere italiane. Per questa ragione Udine design Week si connota come un’attività dai connotati fortemente strategici che coinvolge molti attori nell’obiettivo comune di valorizzare il  territorio a partire dall’idea di qualità, originalità, creatività. A Udine Design Week 2019 hanno partecipato negozi piccoli e grandi, e non solo di arredamento; tre hotel; undici tra ristoranti e bar; cinque tra gallerie private e spazi inediti; luoghi istituzionali come la sede della Fondazione Friuli e della Camera di Commercio; due scuole, il Copernico e il Malignani, che ha partecipato attivamente nel progetto di Alternanza Scuola Lavoro nell’ambito del concorso per la miglior vetrina (Window Shopping Contest) e con una importante mostra nella sua sede; aperto per l’occasione anche FaberLab.

Anche i turisti tra i visitatori, intenti a scoprire la città seguendo un percorso insolito.  A allora, all'anno prossimo!

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