A sinistra:
Officine Bertoli di Udine, esterno con file di campane nel piazzale, circa 1950.
(Archivio Fotografico dei Civici Musei di Udine)

Sopra: Officine Bertoli di Udine, interno dello stabilimento, circa 1950. (Archivio Fotografico dei Civici Musei di Udine)
A destra: Formature di grosse lamiere su pressa idraulica a forgiare. (Archivio Danieli)
A fianco: Laminatoi per prodotti piani. Negli anni cinquanta quasi un terzo dell’acciaio laminato nel mondo proveniva da impianti con tecnologie della United and Wean. (Archivio Danieli)
A destra: Il logotipo della Safau nel 1946. (Collezione M. Croce)
A sinistra: Interno del reparto forgiatura della Safau. (Foto Brisighelli)
A sinistra: Nel 1951 la Safau venne dotata di un forno Martin-Simens alimentato con nafta pesante. Il 29 gennaio il primo “fil di fumo” uscì dal camino. (Collezione M. Croce)
A destra: Gruppo elettrogeno costruito a partire dai rottami bellici che ancora abbondavano negli anni cinquanta. (Collezione M. Croce)
A fianco: Tornitrice utilizzata dalla Safau per produrre l’acciaio “torschal”. Sul finire del 1948, per prima in Italia, l’azienda cominciò a produrre barre tonde ad alta aderenza con questo materiale. (Foto Brisighelli)
A sinistra: Schizzo dell’impianto di colata continua Barrow Steel Works, tratto da uno dei tanti quaderni d’appunti del perito industriale Mario Croce. Fin dal 1951 i tecnici Safau cercarono di costruire un impianto a colata continua, che verrà tuttavia realizzato solo nel 1957. (Collezione M. Croce)
A sinistra: Il primo convoglio ferroviario, trainato da una piccola locomotiva a vapore, entrò nello stabilimento della Safau il 2 luglio 1952. (Collezione M. Croce)