Turismo, design e territorio: all'Istituto Bachmann di Tarvisio l'ultimo convegno di UDW21
12 April 2021
di Anna Tarantello.
All’Istituto Bachmann si è svolto il terzo e ultimo incontro nelle scuole in occasione di UDINE DESIGN WEEK 2021.
L’incontro on-line si è aperto con i saluti istituzionali del dirigente scolastico Doris Siega che ha sottolineato l’importanza della scelta dell’Istituto comprensivo di Tarvisio come luogo di riflessione sul futuro della montagna e sul ruolo che il design vi ha.
La parola è passata poi all’assessore al Turismo, Istruzione e Pari Opportunità del Comune di Tarvisio Barbara Lagger, che in merito al rapporto tra turismo, design e territorio, ha individuato nella contaminazione multiculturale una caratteristica fondamentale del territorio tarvisiano.
L’intervento del direttore marketing di Promoturismo FVG Bruno Bertero ha preso le mosse dal rapporto scuola-lavoro, ribadendo come la scuola permetta contaminazioni tra i mondi e producendo strumenti innovativi di lavoro. Per chi lavora nel settore del turismo, è fondamentale conoscere il territorio da un lato e saper interpretare i bisogni del turista dall’altro. Secondo Bertero oggi occorre entrare nell’ottica in cui il turista è “cittadino temporaneo del luogo in cui si trova” e le figure professionali del mondo del turismo devono essere formate in modo tale da rispondere a questa nuova esigenza.
A riguardo, Davide Boeri, imprenditore e referente di Confindustria Udine per UDW, ha ribadito l’importanza per Confindustria di eventi come Udine Design Week in cui le aziende hanno un ruolo fondamentale e ha sottolineato come il design sia in grado di creare indotto e occupazione.
All’interrogativo ”Si può fare design in montagna?“ hanno provato a dare risposta Paolo Bon,presidente dell’Ordine Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori e Marino De Santa, CEO di Legnolandia. Secondo Bon la montagna non è solo natura e tradizione, ma scrigno di innovazione, innovazione architettonica che tuttavia a volte è sfociata in un tradimento della tradizione nello stile o nei materiali. Per questo ha continuato l’architetto, fare design in territorio montano significa non dimenticare le tradizioni precedenti, ma senza rientrare in stereotipi poco producenti.
Marino De Santa si è soffermato sull’interconnessione tra design e sostenibilità; “Il design” – ha evidenziato – “deve andare di pari passo con la sostenibilità e noi abbiamo la fortuna di vivere in un territorio in cui è possibile valorizzare le nostre materie prime, come il legno, facendo diventare questo un’occasione di crescita e sviluppo per il territorio e la comunità”. L’imprenditore richiama l’attenzione sull’importanza delle materie prime, l’energia autoprodotta, la recuperabilità del legno e il suo riutilizzo.
Anna Aurora Lombardi, che ha dedicato l’apertura del suo intervento al Sentiero dei nani di Tarvisio, conclude presentando la mostra “Nanetti: è design?”. Visitabile sul sito del Mudefri, la mostra approfondisce il ruolo di questi oggetti nel mondo del design e il loro legame con il Friuli Venezia Giulia.
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