Celeste Bianchi

24 Luglio 2019

La storia della bicicletta è affascinante. Pare che perfino Leonardo ne inventasse una! Un generico excursus storico si trova facilmente in Internet, meno facile è conoscere le storie delle singole aziende che hanno contribuito dell’evoluzione di questo mezzo di trasporto. La bicicletta che userà Vivaldo Lleshi per partecipare a North Cape 4000 Unsupported Bicycle/Live Event Adventure è una Bianchi. La Bianchi è la fabbrica di biciclette più vecchia al mondo ancora esistente, fondata a Milano nel 1885. Oggi fa parte del gruppo svedese Cycleurope AB e in Italia si fa solo parte della progettazione e dell'assemblaggio dei modelli di alta gamma. Il classico colore delle biciclette da corsa Bianchi era il celeste, e Celeste Bianchi è proprio quella del nostro corridore. Lui poi ha arricchito il telaio di alcune grafiche catarifrangenti per essere maggiormente visibile durante la notte e lo ha personalizzato per una maggiore comodità. Si tratta di percorrere davvero lunghe tratte, circa 300 km per anche 12-14 ore di pedalata continua e quindi la bicicletta deve diventare davvero una protesi del corpo.

Curiosità: anche in Friuli c’erano diversi marchi di produttori di biciclette. Tra questi Vidussi e Diana, fabbriche udinesi attive tra gli anni ‘30 e gli anni ’60, la Garlatti, che inizia nel 1909 a San Vito al Tagliamento e diversi altri che, con vicissitudini varie hanno chiuso o sono ancora attivi spesso nel ruolo di assemblatori, come Bandiziol, a San Martino al Tagliamento, Capponi e Mathitech a Trieste, Colledani a San Daniele del Friuli, De Luisa a Udine, Novelli a Cormons, Velotek a Pravisdomini,  Zanella a Zoppola.

 

In fotografia: la bicicletta di Vivaldo

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